Il contesto rappresenta il contenitore in cui vengono collocate le segnalazioni e le fasi in cui si sviluppa il processo che le gestisce.
Un contesto è definito da:
· legame con un questionario
· workflow definito dagli stati della segnalazione ed eventualmente dai task
· legame con uno o più gruppi di utenti che possono agire sulle segnalazioni
· alcune opzioni che definiscono le modalità di gestione.
Un passo importante per definire la configurazione dell'applicazione è quindi definire quali contesti creare.
Di fatto è necessario creare contesti diversi quando si vogliono gestire combinazioni diverse degli elementi sopra citati.
Nel caso di gruppo societario è necessario valutare se creare un contesto per ogni società oppure se prevedere che più società utilizzino lo stesso contesto.
In questo secondo caso può essere opportuno prevedere che il questionario gestisca una domanda in cui richiedere al segnalante qual è la società cui riferire la segnalazione.
Se si sceglie di creare contesti diversi, quando il segnalante accede alla piattaforma per creare una segnalazione dovrà indicare il contesto su cui vuole inserirla (1).
La finestra di accesso sarà strutturata come in immagine, e dovrà selezionare il contesto di interesse su una lista di ricerca.
Quindi i contesti dovranno avere una descrizione che sia chiara per il segnalante.
Rapporto tra contesti e segnalazioni vocali
Fate riferimento alla scheda Attivazione segnalazioni telefoniche (IVR).
In base a quanto li detto se le vostre esigenze possono essere soddisfatte attivando un solo contesto vi consigliamo di utilizzare il contesto 1, rinominandolo secondo le vostre esigenze.
In tal modo l'integrazione con le segnalazioni vocali risulta già attivata.
Rapporto tra Contesti, Questionario e Gruppi
Più contesti possono utilizzare lo stesso questionario.
Ma ogni contesto deve prevedere:
· specifici gruppi di utenti
· specifici stati di workflow.
In particolare se un contesto prevede l'attivazione del flusso esterno è necessario creare per esso un gruppo specifico "flusso esterno".
La gestione dei contesti
La finestra di gestione dei contesti si presenta articolata in varie aree.
Nell'area (1) deve essere inserita la descrizione da assegnare ad un nuovo contesto.
Nell'area (2) sono elencati i contesti esistenti.
Nell'area (3) sono esposte le opzioni e le informazioni associate al contesto selezionato in area (2).
Creando un nuovo contesto, una volta confermata la descrizione, è necessario accedere in "Modifica" per impostare le varie opzione dell'area (3).
L'area (3) si ripartisce a sua volta in:
· sottoarea (3a) nella quale definire varie opzioni
· sottoarea (3b) nella quale sono elencati di gruppi di utenti abilitati ad accedere al contesto.
Nella parte sinistra sono elencati i gruppi potenzialmente selezionabili; nella parte destra sono elencati i gruppi effettivamente abilitati. Per abilitare o disabilitare i gruppi agite con i comandi del punto C.
Nell'area di destra viene riporto il gruppo cui nella gestione gruppi è associato il contesto su cui si sta operando.
Un gruppo può essere associato ad un solo contesto.
Il bottone [Carica policy] (6) consente di associare al contesto una documento che descrive la policy privacy.
Una volta selezionato il documento, sotto al bottone viene esposto il relativo url.
Esso deve essere selezionato e riportato nella definizione del questionario, nella sezione "INVIA".
Informazione fondamentale per la definizione di un contesto è definire il questionario di riferimento.
Le altre opzioni del conteso sono riportate nella tabella.
OPZIONE | DESCRIZIONE |
Contesto visibile | Indica se il contesto è attivo. · è stato indicato un Questionario · è indicato un Gruppo a cui è associato uno o più Utenti · è sul gruppo dei gestori associato al contesto è definito almeno un utente abilitato a ricevere richieste di accesso all'identità · se si intende attivare il "Flusso esterno": o l'opzione "Abilita questo gruppo a ricevere richieste di flusso esterno" deve essere attiva sul gruppo "Flusso esterno" e non sul gruppo dei gestori o il gruppo "Flusso esterno" deve fare riferimento allo stesso contesto dei gestori · è collegato ad un workflow con la gestione di almeno 2 stati · non vi sono stati che prevedono Tasks con percentuale di validazione compresa tra 1 e 50%. |
Le richieste di accesso all'identità devono essere validate dal gruppo di approvatori | Quando viene richiesto, l'accesso all'identità del Segnalante è subordinato all'autorizzazione da parte di approvatori, prima di esse sottoposta all'approvazione del custode o allo sblocco tramite OTP, |
Abilita l'upload dei file per i riceventi | Abilita la possibilità per i gestori di fare l'upload di file documentali/multimediali per i riceventi, a supporto dell'attività di valutazione della segnalazione. |
Abilita l'upload dei file per i segnalanti | Abilita la possibilità di fare l'upload di file documentali/multimediali per i segnalanti, a supporto delle segnalazione. |
Nascondi gli upload del segnalante | Rende non visibili al gestore i file caricati dal Segnalante. |
Abilita i commenti per i riceventi | Abilita la possibilità di effettuare commenti per i riceventi. |
Abilita i commenti per i segnalanti | Abilita la possibilità di effettuare commenti per i segnalanti. |
Abilita segnalazioni anonime | Abilita la possibilità di effettuare segnalazioni anonime. |
Abilita la notifica di avvenuta ricezione della segnalazione al segnalante | Abilita la notifica di avvenuta ricezione della segnalazione al segnalante. |
Abilita lo sblocco dell'identità tramite OTP | Si abilita lo sblocco dell'identità tramite OTP. |
Durata di una segnalazione (in giorni) | Allo scadere dei giorni indicati, viene inviata una notifica all'istruttore indicando che la segnalazione è ancora in lavorazione. |
Metodo di scelta dell'istruttore (queste opzioni sono rilevanti solo per i ruoli di "gestore" e se non è attiva l'opzione "Gestisce tutte le segnalazioni del gruppo") | |
· Casuale | Una nuova segnalazione viene assegnata random ad un istruttore (parametro standard). |
· Minor numero di segnalazioni | Una nuova segnalazione viene assegnata all'istruttore che in quel momento ha meno segnalazioni assegnate. |
· Utente specifico | Una nuova segnalazione viene assegnata ad un utente specifico. |
Attivazione accesso all'identità mediante OTP
Nel caso di segnalazione caricate in forma NON anonima l'accesso di un gestore ai dati identificativi del segnalante non è comunque libero, ma subordinato ad una procedura di controllo.
Le procedure previste sono due:
· Accesso mediante autenticazione OTP del gestore
· Accesso mediante autorizzazione del Custode della identità
La scelta tra le due opzioni viene definita in sede di configurazione del contesto.
Per ragioni tecniche i contesti standard prevedo la figura del custode dell'identità.
Se si intende attivare l'accesso mediante OTP ed evitare la figura del custode è necessario modificare la configurazione del contesto.
In particolare è necessario:
· disattivare l'opzione 4
· attivare l'opzione 5.
A seguito di ciò viene chiesto all'utente di eseguire un'autenticazione OTP.
Viene aperta questa finestra:
Si posso dare due situazioni:
SITUAZIONE | INDICAZIONI |
NON avete già configurato il google Authenticator per il vostro utente | inquadrare il QRcode (A) ed ottenere l'OTP da riportare nella videata. |
Avete già configurato il google Authenticator per il vostro utente | Aprite Google Authenticator sul vostro smartphone e riportate l'OTP nella videata. |
Installare il google authenticahtor
Prerequisto per utilizzare questa modalità è avere installato sul vostro smartphone l'app Google Authenticator.
Denominazione in google authenticahtor: In Google Authenticator è identificato dalla denominazione "OpenBlow".